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Fin dai primi momenti dell’emergenza COVID-19, Endeavor si è impegnata per unire il suo network di imprenditori, mentor, board member e uffici internazionali in una serie di iniziative.
A riscuotere particolare attenzione sono i webinar, in cui gli imprenditori – appartenenti soprattutto al network italiano – raccontano come hanno raccolto la sfida del virus, affrontando con onestà i temi della crisi, della resilienza e della necessità di reinventarsi.
Nell’appuntamento del 24 marzo dal titolo “The impact of COVID-19: an industrial perspective” ha condiviso la sua esperienza Guido Iannone, Presidente per il Sud Europa di All4labels, gruppo leader mondiale nel settore del packaging. Scopo del webinar era quello di esaminare l’impatto del virus da un punto di vista industriale, considerando soprattutto le realtà produttive essenziali non toccate dal lockdown.
“In un primo momento, in Italia abbiamo purtroppo sottovalutato la minaccia del virus. Solo quando il Governo ha cominciato a imporre delle restrizioni ci siamo resi conto di quanto la situazione fosse seria. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare il corrente stato di lockdown” ha esordito Iannone, in diretta dallo stabilimento Nuceria di Milano, a trentacinque chilometri da Codogno.
Il primo problema che l’azienda ha dovuto affrontare è stato l’assenteismo del personale, che ha toccato un picco del 50% nella prima settimana dell’allarme. È stato quindi indispensabile prima di tutto rispondere alle preoccupazioni dei dipendenti, che dovevano essere rapidamente messi in condizione di lavorare in stato di sicurezza fisica e tranquillità mentale.
I provvedimenti presi che si sono rivelati efficaci sono i seguenti:
1- Puntare sull’igiene. Aumentate le postazioni per lavare e igienizzare le mani e distribuite mascherine idonee a tutti, nonostante la difficoltà di reperirle.
“Per chi era in Lombardia nelle prime settimane dell’emergenza, saprà che trovare le mascherine era una vera e propria missione impossibile” ha ricordato Iannone. “Noi ce l’abbiamo fatta grazie allo splendido gesto di solidarietà dei nostri colleghi dello stabilimento cinese, che ce le hanno inviate in dono”.
2- Limitazione delle aree comuni. Le zone di pausa sono state chiuse e si può accedere agli spogliatoi solo due alla volta. Queste due condizioni sono indispensabili per rispettare la distanza personale. Anche i trasportatori rispettano misure simili, indossano le protezioni prescritte e non lasciano il mezzo fino a consegna avvenuta.
3- La comunicazione è fondamentale. I timori dei dipendenti sono comprensibili. Per questo, la comunicazione con loro deve essere continua e trasparente. È stato attivato un gruppo WhatsApp per dare comunicazioni e rispondere alle domande, la cosa migliore è parlare di persona, sebbene a distanza.
“All’inizio affrontare il tema è stato difficile, ma ci siamo dovuti adattare in fretta. La nostra è un’azienda famigliare, siamo da sempre vicini ai nostri dipendenti e credo che questa sia la nostra forza”.
Il cambiamento si è visto dal momento in cui è stata trovata una chiave di comunicazione.
“La nostra chiave è questa: siamo fortunati. A differenza di tanti altri, noi possiamo lavorare perché siamo essenziali, senza di noi prodotti indispensabili come cibo e medicinali non sarebbero sugli scaffali. I dipendenti devono sapere quanto sono importanti, sentirsi orgogliosi di fare parte di questa filiera produttiva. Stiamo insistendo anche su un altro punto importante, e cioè che questa battaglia non si combatte solo in fabbrica, ma anche fuori.”
4 – Assicurazione. “Abbiamo inoltre stipulato una polizza assicurativa a favore di tutti i dipendenti, compresi quelli in smart working, in caso di contagio da Covid-19. Questa assicurazione andrà ad integrare il rafforzamento delle procedure di sicurezza e prevenzione già messe in atto dall’azienda per fronteggiare l’emergenza”.
5- Attivare dei backup. Nonostante tutte le precauzioni, bisogna comunque considerare la possibilità che una quarantena allargata fermi l’interno stabilimento. Per scongiurare un blocco totale della produzione è indispensabile attivare soluzioni di backup sfruttando l’intero network europeo del gruppo All4labels.
“Non possiamo sapere come si evolveranno le cose” ha ammesso Iannone, “dobbiamo tenere presente che nessun Paese è al sicuro dal virus e sforzarci di stare al passo pensando sempre oltre. Siamo tutti gocce nell’oceano, dobbiamo affrontare questa emergenza insieme.”
Può il Coronavirus diventare un’opportunità? A questo domanda, posta durante la stimolante sessione di Q&A, Iannone risponde:
“Quando questa emergenza sarà finita avremo imparato molto dal punto di vista umano. Sapremo quant’è importante essere resilienti e appassionati, avremo imparato a comunicare meglio con le persone, la nostra mente sarà più flessibile e pronta ad accettare il cambiamento giorno per giorno. Nel mondo post-Corona, saremo manager migliori”.