Call4Women: Perché è così difficile diventare imprenditrice? Un webinar con Monica Regazzi

Prosegue con il secondo appuntamento la serie di webinar Call4Women: Perché sembra così difficile per una donna diventare imprenditrice?

Nell’ambito della call lanciata da Endeavor Italia (qui sponsorizzata da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT) e B Heroes, quattro professioniste in diversi ruoli cercano di rispondere a questa complessa domanda.

Nel secondo appuntamento abbiamo avuto con noi Monica Regazzi, fondatrice e CEO di Homepal.it, la prima agenzia immobiliare online italiana. Regazzi ci ha raccontato di come, dopo quindici anni in Boston Consulting Group (di cui è stata prima donna partner in Italia e nel Sud Europa), ha deciso di fare il grande salto come imprenditrice.

“Non è stato semplice. Da una parte, ero attirata dall’idea di cambiare le regole del gioco del mercato immobiliare, ma dall’altra ero spaventata all’idea di uscire dalla comfort zone” ha detto. “La verità è che non pensavo di avere l’imprenditoria nel sangue.”

Nell’intraprendere questa avventura, alcuni punti si sono rivelati decisivi:

Non essere sola. Costituire da subito un team con il quale condividere un obbiettivo e i cui membri avessero competenze complementari è stato il primo e decisivo passo.“Come diceva anche la dottoressa Iachino nel suo intervento, spesso le donne non hanno il coraggio di lanciarsi perché sono estremamente esigenti con loro stesse. La mia soluzione a questo limite è stata formare una squadra e dirmi: insieme possiamo farcela”.
Trasmettere la passione. Ascoltare la propria passione e sapersi entusiasmare serve a trasmettere le stesse emozioni negli altri.“Ero in un momento in cui stavo valutando tanti possibili corsi per la mia vita… ma, come mi ricorda sempre mio marito, solo l’idea della startup mi faceva brillare gli occhi.”
Valorizzare il talento. Trasmettere passione è fondamentale anche per attirare il talento, che è decisivo nell’assicurare il successo di una startup.“Una startup non ha molti soldi per remunerare i grandi talenti, né un brand sufficientemente forte per attirarli. Occorre un grande equilibrio nello scegliere persone di talento, che sposino il progetto, ma da parte nostra dobbiamo essere disposti a formarle e farle crescere. Per portare a bordo questi talenti però occorrono tutto il vostro carisma, le vostre competenze e la vostra passione. In questo, realtà come Endeavor e B Heroes, che aiutano a connettere il talento alle imprese, aiutano moltissimo.”
Coltivare il networking. La ricerca del capitale è sempre un momento delicato e Regazzi ha raccontato di aver compreso proprio in questo contesto l’importanza di poter contare su un network.“Nel 2017 una grande banca italiana ci chiamò per proporci un investimento, ma poi il processo non andò a buon fine e noi fummo costretti a ricominciare tutto da capo. Reagimmo con un vero e proprio piano di battaglia, in cui ognuno di noi mise sul tavolo tutti i suoi contatti, grazie ai quali riuscimmo a raccogliere 2.6 milioni con singoli investimenti relativamente contenuti. Avere un network è fondamentale. Coltivate con cura i vostri contatti e cogliete ogni occasione per farvene di nuovi. Oggi ci sono molte più opportunità che in passato per chi si affaccia al mondo delle startup, basta stare con le orecchie ben tese e coglierle al volo. Anche in questo, realtà come Endeavor e B Heroes possono fare la differenza.”

Secondo l’esperienza di Monica Regazzi, le startup femminili nascono spesso in un momento di discontinuità nella vita di una donna, come per esempio la maternità, in cui si è più disposte a prendere dei rischi e fare scelte di rottura. La creatività imprenditoriale femminile esiste, bisogna solo trovare il coraggio di assecondarla.

Ci vediamo martedì 21 aprile per il terzo appuntamento con i webinar di #Call4Women! Registratevi qui.

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